Agriturismi Toscana in provincia di Pisa per bambini, vini biologici, legislazione per gli agriturismi e le aziende agricole vitivinicole spiegate nel dettaglio. Annuncio agriturismo economico con idromassaggio ed aziende agricole per le vostre vacanze d'autore in Toscana a soli 30 km dal mare e dall'aeroporto di Pisa, con fattoria didattica natural tata percorsi x bambini, wine tour con sommelier.
sabato 29 dicembre 2012
Tabella parimetrica Regione Toscana sintetizzata
Specifiche reddito imprenditore agricolo
Lo IAP deve ricavare dalla attività agricola almeno il 50% del proprio reddito complessivo da lavoro (escludendo ai fini del conteggio del reddito complessivo da lavoro le pensioni di ogni genere, gli assegni ad esse equiparati, le indennità e le somme percepite per l’espletamento di cariche pubbliche, ovvero in associazioni ed altri enti operanti nel settore agricolo, oltre ai redditi non da lavoro come, ad esempio, i redditi da capitale e da fabbricati)
venerdì 28 dicembre 2012
PAN BRIOCHE
Durante le feste non può mancare un buon pan brioche
PAN BRIOCHE
mercoledì 26 dicembre 2012
Tassazione società agricole 2013
I coltivatori diretti o Iap in forma individuale e le società semplici agricole, invece, dovranno subire l`aumento impositivo della legge di stabilità che introduce, per i periodi d`imposta 2013 e 2014, la rivalutazione del reddito agrario e dominicale e un moltiplicatore pari a 115. Per i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione scende al 5% e il moltiplicatore a 105.
giovedì 20 dicembre 2012
L’Imprenditore Agricolo Professionale (I.A.P.)
La riforma del 2004 ha introdotto la nuova qualifica di imprenditore agricolo professionale (iap) che ha sostituito la figura dell'imprenditore agricolo a titolo principale. Il cambiamento, ovviamente, non riguarda solo il nome, ma anche la sostanza. Per essere considerato imprenditore agricolo professionale occorrono oggi tre requisiti:
- essere in possesso di conoscenze e competenze professionali in campo agricolo, come previsto dalle norme dell’Unione Europea (regolamento n. 1257/1999);
- dedicare alle attività agricole, direttamente o attraverso la partecipazione a una società, almeno la metà del proprio tempo di lavoro complessivo computato in minimo 864 ore in base alle tabelle parimetriche;
- ricavare dalle attività agricole almeno la metà del proprio reddito globale da lavoro, anche come socio o amministratore di società agricole, si precisa che nel computo non devono essere inseriti i redditi da capitali, pertanto chiunque percepisci redditi da fabbricati o da società di capitali o da pensioni.
Ai fini del calcolo del reddito globale da lavoro si prevede espressamente che siano escluse le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati, ma anche le indennità e le somme percepite per cariche pubbliche o in associazioni ed enti operanti nel settore agricolo. Per l’imprenditore agricolo che opera nelle zone svantaggiate indicate dall’Unione Europea i requisiti si riducono a un quarto del tempo di lavoro complessivo e un quarto del reddito globale da lavoro.
La presenza dei requisiti viene accertata dalle Regioni. Chi aveva già la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale può ottenere immediatamente quella di iap, dato che i requisiti sono meno restrittivi. Le nuove regole, infatti, consentono di ottenere più facilmente la qualifica di iap rispetto a quanto era previsto per quella di imprenditore agricolo a titolo principale, per la quale era necessario ricavare almeno i due terzi del proprio reddito personale dall’esercizio dell’attività agricola, e dedicare a tale attività almeno i due terzi del proprio tempo di lavoro complessivo.
La novità più importante riguarda però l’estensione all’imprenditore agricolo professionale, a condizione che sia iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale, di tutte le agevolazioni tributarie in materia di imposte indirette e creditizie che finora erano riservate ai coltivatori diretti, cioè alle persone fisiche che dedicano la propria attività manuale alla coltivazione del terreno. Ciò significa che anche gli iap potranno ora usufruire, tra l’altro, delle agevolazioni per la formazione e l’arrotondamento della piccola proprietà contadina (p.p.c.).
lunedì 17 dicembre 2012
Aprire un agriturismo in Toscana
In Toscana l’apertura e la gestione di un agriturismo sono regolate dalla legge regionale del 23.06.2003 n.30 (Disciplina delle attività agrituristiche in Toscana) modificata dalla L.r. 80 del 28 dicembre 2009 e Regolamento di attuazione n. 46/2004 come modificato dal Reg. 35/2010
Per maggior precisione si parte dall' apertura del fascicolo aziendale, mediante un agronomo o centro di assistenza per l'Agricoltura (es.CAA Cia, Confagricoltura o Coldiretti) con creazione della Unità Produttiva Integrativa di reddito e con la classificazione dell'Agriturismo collegata all'UTE (Ufficio Tecnico Erariale) di riferimento
Poi su www.artea.toscana.it si passa alla compilazione della relazione agrituristica in forma di autodichiarazione informatizzata da presentare nell’ambito della dichiarazione unica aziendale (DUA) tramite il sistema dell’Anagrafe Regionale delle Aziende Agricole, gestito da ARTEA.
Nella relazione agrituristica sono indicate:
a) l’attività agrituristica e l’attività agricola e la consistenza della produzione e dei prodotti aziendali;
b) la scelta della condizione per realizzare la principalità dell’attività agricola, ai sensi dell’articolo 6.
A seconda della scelta effettuata sono indicate le previsioni relative:
1) al tempo lavoro impiegato per lo svolgimento dell’attività agrituristica e a quello per l’attività agricola;
2) alla PLV, compresi gli aiuti di mercato e di integrazione al reddito, e alle entrate ottenibili dall’attività agrituristica, al netto della eventuale intermediazione dell’agenzia;
c) le strutture edilizie presenti nell’UTE da utilizzare per le attività agrituristiche e per l’attività agricola.
Infine su www.suap.toscana.it si procede con la compilazione della SCIA, e si può dare inizio all' attività dal giorno di presentazione della SCIA
domenica 16 dicembre 2012
Agriturismi in Toscana amici dei clienti
Questo sito nasce con la consapevolezza che avere valore non serve a nulla se non riusciamo a farlo percepire.
Oggi finalmente occorre necessariamente avere prodotti o servizi a reale valore aggiunto, mettere al centro dei propri obiettivi i bisogni degli altri, dimostrare professionalità e far percepire competenza è la chiave magica per generare un passaparola positivo.
Anche gli agriturismi si devono adattare a queste nuove esigenze, ogni agriturismo sopratutto in Toscana devono migliorare al massimo la people performance dei propri dipendenti o familiari che lavorano in agriturismo. Chi viene in vacanza cerca prima di tutto cordialità e disponibilità, in quanto talune volte anche solo 3 giorni in agriturismo rappresentano le vacanze di un anno, e sicuramente pretendono che trascorrano piacevolmente.
Un agriturismo in Toscana deve garantire tradizione nei menù e nei prodotti utilizzati, pasta fatta in casa come tagliatelle o tortelli. Oggi ad un agriturismo in Toscana si richiede anche una certa disponibilità alla didattica ed alla possibilità di svolgere attività ricreative.
Tanti agriturismi in Pisa si sono adeguati a queste nuove esigenze della clientela, ma sicuramente ancora molti agriturismi devono intraprendere questo cambiamento radicale.
giovedì 13 dicembre 2012
PISA AGRITURISMO TOSCANA: PROVERBIO AMORE
L'uomo senza amore è come la terra senz'acqua.