sabato 29 dicembre 2012

Tabella parimetrica Regione Toscana sintetizzata

Di seguito riportiamo la tabella parimetrica per il conteggio delle ore virtuali riferita alle province della Regione Toscana

Specifiche reddito imprenditore agricolo


Lo IAP deve ricavare dalla attività agricola almeno il 50% del proprio reddito complessivo da lavoro (escludendo ai fini del conteggio del reddito complessivo da lavoro le pensioni di ogni genere, gli assegni ad esse equiparati, le indennità e le somme percepite per l’espletamento di cariche pubbliche, ovvero in associazioni ed altri enti operanti nel settore agricolo, oltre ai redditi non da lavoro come, ad esempio, i redditi da capitale e da fabbricati)
Il conteggio delle ore è così ricavato 36 ore settimanali x 48 settimane= 1728 ore  la metà pertanto sono  864 ore, il conteggio si basa sulle tabelle parimetriche stipulate dall'ente preposto dalla regione di competenza.

venerdì 28 dicembre 2012

PAN BRIOCHE


Durante le feste non può mancare un buon pan brioche


PAN BRIOCHE

Ingredienti: 100 g di burro, 100 g di latte, un cubetto di lievito di birra, 200 g di farina, 200 g di semola, 2 patate lesse, 4 uova, 30 g di zucchero, 10 g di sale.
Inserite nel boccale lievito, latte, zucchero e patate: 5 sec vel 6. Aggiungete 80 g di farina: 15 sec vel 6 e fate lievitare nel boccale per 30 min circa. Avviate l'apparecchio a vel 4 e aggiungete dal foro del coperchio tutti gli altri ingredienti: 30 sec vel 6 e 30 sec vel spiga. Versate in uno stampo alto 20 cm e largo 18 e lasciate lievitare in un luogo tiepido per un'ora. Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 40 min circa. Quando è freddo tagliatelo e servite le fette farcite con patè e salse varie. 

mercoledì 26 dicembre 2012

Tassazione società agricole 2013

Purtroppo con l'approvazione della legge di stabilità del 2012, l'agricoltura dovrà subire l'ennesima mazzata, in quanto dal 2013 tutte le società agricole, ad esclusione delle Società semplici agricole, verranno tassate non più sula base dei redditi catastali, una agevolazione della Finanziaria del 2007, ma la tassazione sarà equiparata a tutte le società pertanto sulla base degli utili realmente conseguiti.
I coltivatori diretti o Iap in forma individuale e le società semplici agricole, invece, dovranno subire l`aumento impositivo della legge di stabilità che introduce, per i periodi d`imposta 2013 e 2014, la rivalutazione del reddito agrario e dominicale e un moltiplicatore pari a 115. Per i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione scende al 5% e il moltiplicatore a 105.

giovedì 20 dicembre 2012

L’Imprenditore Agricolo Professionale (I.A.P.)

L’Imprenditore Agricolo Professionale (I.A.P.)
La riforma del 2004 ha introdotto la nuova qualifica di imprenditore agricolo professionale (iap) che ha sostituito la figura dell'imprenditore agricolo a titolo principale. Il cambiamento, ovviamente, non riguarda solo il nome, ma anche la sostanza. Per essere considerato imprenditore agricolo professionale occorrono oggi tre requisiti:
- essere in possesso di conoscenze e competenze professionali in campo agricolo, come previsto dalle norme dell’Unione Europea (regolamento n. 1257/1999);
- dedicare alle attività agricole, direttamente o attraverso la partecipazione a una società, almeno la metà del proprio tempo di lavoro complessivo computato in minimo 864 ore in base alle tabelle parimetriche;
- ricavare dalle attività agricole almeno la metà del proprio reddito globale da lavoro, anche come socio o amministratore di società agricole, si precisa che nel computo non devono essere inseriti i redditi da capitali, pertanto chiunque percepisci redditi da fabbricati o da società di capitali o da pensioni.
Ai fini del calcolo del reddito globale da lavoro si prevede espressamente che siano escluse le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati, ma anche le indennità e le somme percepite per cariche pubbliche o in associazioni ed enti operanti nel settore agricolo. Per l’imprenditore agricolo che opera nelle zone svantaggiate indicate dall’Unione Europea i requisiti si riducono a un quarto del tempo di lavoro complessivo e un quarto del reddito globale da lavoro.
La presenza dei requisiti viene accertata dalle Regioni. Chi aveva già la qualifica di imprenditore agricolo a titolo principale può ottenere immediatamente quella di iap, dato che i requisiti sono meno restrittivi. Le nuove regole, infatti, consentono di ottenere più facilmente la qualifica di iap rispetto a quanto era previsto per quella di imprenditore agricolo a titolo principale, per la quale era necessario ricavare almeno i due terzi del proprio reddito personale dall’esercizio dell’attività agricola, e dedicare a tale attività almeno i due terzi del proprio tempo di lavoro complessivo.
La novità più importante riguarda però l’estensione all’imprenditore agricolo professionale, a condizione che sia iscritto nella gestione previdenziale ed assistenziale, di tutte le agevolazioni tributarie in materia di imposte indirette e creditizie che finora erano riservate ai coltivatori diretti, cioè alle persone fisiche che dedicano la propria attività manuale alla coltivazione del terreno. Ciò significa che anche gli iap potranno ora usufruire, tra l’altro, delle agevolazioni per la formazione e l’arrotondamento della piccola proprietà contadina (p.p.c.).

lunedì 17 dicembre 2012

Aprire un agriturismo in Toscana

Date le molte mails ricevute per avere una panoramica più precisa degli adempimenti necessari aprire un agriturismo in Toscana , grazie al contributo prezioso dell'agenzia immobiliare Area Royal specializzata nella vendita di agriturismi in Toscana ed aziende agricole in tutta Italia, vi riporto di seguito i vari adempimenti e le varie fasi per l'apertura di un agriturismo in Toscana:
In Toscana l’apertura e la gestione di un agriturismo sono regolate dalla legge regionale del 23.06.2003 n.30 (Disciplina delle attività agrituristiche in Toscana) modificata dalla L.r. 80 del 28 dicembre 2009 e Regolamento di attuazione n. 46/2004 come modificato dal Reg. 35/2010
Per maggior precisione si parte dall' apertura del fascicolo aziendale, mediante un agronomo o centro di assistenza per l'Agricoltura (es.CAA Cia, Confagricoltura o Coldiretti) con creazione della Unità Produttiva Integrativa di reddito e con la classificazione dell'Agriturismo collegata all'UTE (Ufficio Tecnico Erariale) di riferimento
Poi su www.artea.toscana.it si passa alla compilazione della relazione agrituristica in forma di autodichiarazione informatizzata da presentare nell’ambito della dichiarazione unica aziendale (DUA) tramite il sistema dell’Anagrafe Regionale delle Aziende Agricole, gestito da ARTEA.
Nella relazione agrituristica sono indicate:
a) l’attività agrituristica e l’attività agricola e la consistenza della produzione e dei prodotti aziendali;
b) la scelta della condizione per realizzare la principalità dell’attività agricola, ai sensi dell’articolo 6.
A seconda della scelta effettuata sono indicate le previsioni relative:
1) al tempo lavoro impiegato per lo svolgimento dell’attività agrituristica e a quello per l’attività agricola;
2) alla PLV, compresi gli aiuti di mercato e di integrazione al reddito, e alle entrate ottenibili dall’attività agrituristica, al netto della eventuale intermediazione dell’agenzia;
c) le strutture edilizie presenti nell’UTE da utilizzare per le attività agrituristiche e per l’attività agricola.

Infine su www.suap.toscana.it si procede con la compilazione della SCIA, e si può dare inizio all' attività dal giorno di presentazione della SCIA

domenica 16 dicembre 2012

Agriturismi in Toscana amici dei clienti

Questo sito nasce con la consapevolezza che avere valore non serve a nulla se non riusciamo a farlo percepire.
Oggi finalmente occorre necessariamente avere prodotti o servizi a reale valore aggiunto, mettere al centro dei propri obiettivi i bisogni degli altri, dimostrare professionalità e far percepire competenza è la chiave magica per generare un passaparola positivo.
Anche gli agriturismi si devono adattare a queste nuove esigenze, ogni agriturismo sopratutto in Toscana devono migliorare al massimo la people performance dei propri dipendenti o familiari che lavorano in agriturismo. Chi viene in vacanza cerca prima di tutto cordialità e disponibilità, in quanto talune volte anche solo 3 giorni in agriturismo rappresentano le vacanze di un anno, e sicuramente pretendono che trascorrano piacevolmente.
Un agriturismo in Toscana deve garantire tradizione nei menù e nei prodotti utilizzati, pasta fatta in casa come tagliatelle o tortelli. Oggi ad un agriturismo in Toscana si richiede anche una certa disponibilità alla didattica ed alla possibilità di svolgere attività ricreative.
Tanti agriturismi in Pisa si sono adeguati a queste nuove esigenze della clientela, ma sicuramente ancora molti agriturismi devono intraprendere questo cambiamento radicale.

giovedì 13 dicembre 2012

martedì 11 dicembre 2012

Agricoltura biodinamica

Nata in Germania negli anni Venti, le aziende agricole biodianmiche utilizzano preparati di origine vegetale e animale che intensificano i processi di formazione dell'humus nel terreno, favoriscono il miglioramento della qualità dei frutti, regolano e ottimizzano i processi di compostaggio dei materiali organici. Le operazioni colturali e le semine seguono un calendario biodinamico. Sessanta anni di esperimenti hanno dimostrato che, unitamente ad altre tecniche agricole, è possibile massimizzare la qualità dei prodotti e nello stesso tempo ottenere rese molto vicine o a volte superiori a quelle convenzionali. Se tutti gli agriturismi in Toscana, adottassero l'agricoltura biodinamica o quella Biiologica sicuramente la nostra regione guadagnerebbe un notevole miglioramento di tutto l'ecosistema Natura

sabato 8 dicembre 2012

Impreditore Agricolo

Secondo il codice civile è imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività’ agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge”. I requisiti necessari per essere Imprenditore Agricolo Professionale (IAP) sono basati sulla principalità, connessione e complementarietà della sua attività. Nel prossimo post specificheremo meglio questo contesto legislativo alquanto farraginoso ed intersecato in ripetute norme che cancellano solo parzialmente le norme precedenti lasciando frammenti di articoli in vigore a destra ed a manca. Anche se può sembrare di parte consigliamo sempre di affidarsi ad una agenzia immobiliare specializzata nella compravendita di tenute agricole o commercialisti che hanno esperienza nel settore, purtroppo non ci sentiamo di consigliare gli agronomi per la parte giuridica e fiscale in quanto spesso abbiamo denotato lacune alquanto gravi in merito da parte loro, forse anche perchè il settore fiscale e giuridico non è di loro stretta competenza.