sabato 18 maggio 2013

Agriturismi Toscana: Classificazione in Spighe indice di qualità

Agriturismi Toscana: Classificazione in Spighe indice di qualità
Molti turisti amanti degli agriturismi più volte si saranno domandati come vengono assegnate le spighe di un agriturismo. Per pima cosa è necessario precisare che non ha alcuna attinenza con la classificazione degli hotel, ma la ratio della classificazione degli agriturismi sopratutto in Toscana e rivolta ad una classificazione di qualità dei servizi più che della struttura, con una particolare attenzione alla salvaguardia delle tradizioni del luogo.
Ecco alcuni dei requisiti a scelta dell' allegato B del Regolamento 46/R/04 necessari per l'ottenimento delle spighe:
- Gestione curata da imprenditore agricolo professionale (Iap;
- attuazione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti;
- adozione anche parziale di impianti adeguati al risparmio delle risorse idriche ed energetiche;
- utilizzo anche parziale di fonti energetiche alternative e/o a basso impatto ambientale;
- recupero di fabbricati aziendali collocati in aree di pregio ambientale e/o recupero di edifici classificati di interesse storico e architettonico;
- presenza di fabbricati di particolare pregio storico;
- presenza di fabbricati restaurati con criteri di bioarchitettura e/o con utilizzo di materiali naturali e tradizionali e/o nel rispetto dei criteri architettonici del territorio che ospita l'azienda;
- presenza di fabbricati arredati con elementi tipici della tradizione rurale e/o di particolare pregio storico;
- presenza di testimonianze botaniche, architettoniche, storiche in azienda;
- disponibilità di spazi comuni per momenti di incontro tra imprenditori e ospiti;
- spazio esterno attrezzato con barbecue e/o forno esterno e/o arredi in materiali naturali e rispettosi della tradizione;
- gestione curata da imprenditore dotato di attestato di qualifica di operatore agrituristico conseguito partecipando a corsi professionali specifici. Dalla pubblicazione del presente regolamento, a questo fine, sono validi solo i corsi organizzati da soggetti autorizzati ai sensi della vigente normativa in materia di formazione professionale;
- azienda faunistico-venatoria e/o azienda agrituristico-venatoria;
- attrezzature per attività sportive all’aperto;
- percorso naturalistico didattico attrezzato;
- disponibilità di locale attrezzato per la degustazione;
- disponibilità di locale attrezzato per la vendita dei prodotti;
- trasformazione e lavorazione dei prodotti;
- visite guidate alle attività aziendali;
- passeggiate a cavallo;
- trekking a piedi e/o passeggiate in bicicletta;
- altre attività sportive e ricreative legate alla valorizzazione e alla conoscenza dell’ambiente rurale;
- corsi di cucina;
- corsi di degustazione e assaggio;
- allevamenti di specie autoctone o a denominazione di origine;
- allevamenti biologici e/o Agriqualità;
- altri tipi di allevamento bovino, ovino, suino, caprino, animali di bassa corte e struzzi;
- coltivazioni di prodotti a denominazione di origine;
- presenza orto familiare;
- coltivazioni di prodotti tradizionali;
- coltivazioni biologiche e/o coltivazioni Agriqualità;
- corsi di artigianato legato alle attività rurali;
- attività didattiche per gli ospiti;
- attività didattiche per bambini;
- attività didattico-ambientale;
- orto didattico;
- ristorazione con prevalenza di prodotti aziendali e comunque esclusivamente del comprensorio su cui insiste l’azienda;
- ristorazione con menù esclusivi del comprensorio su cui insiste l’azienda;
- divulgazione delle conoscenze relative alle lavorazioni e/o alla trasformazione dei prodotti aziendali;
- divulgazione delle conoscenze relative alle attrezzature moderne e antiche utilizzate per le produzioni aziendali.

1 commento:

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